Ruth Stout
Ruth Imogen Stout è stata una scrittrice e orticoltrice statunitense nata nel 1884 e morta nel 1980, ideatrice di un metodo di coltivazione naturale (il “Metodo Stout” o “Stout System”), che precorre alcuni principi del Non-metodo Cappello. Appena ciò è emerso alla mia attenzione, ho ritenuto utile e doveroso tradurre in italiano uno dei suoi libri più significativi: L’Orto Senza Fatica (Gardening Without Work, 1961).
Biografia
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Ruth Imogen Stout nasce il 14 giugno 1884 a Girard, Kansas, negli Stati Uniti d’America, quinta di nove figli. I genitori, John Wallace Stout e Lucetta Elizabeth Todhunter Stout, appartengono al movimento protestante dei quaccheri, caratterizzato dall’avversione all’intermediazione clericale nel rapporto intimo individuale con la Divinità e le Scritture, dal rifiuto del vizio, delle convenzioni mondane e sociali, del servizio militare e dei giuramenti. Suo fratello più giovane, Rex, è l’autore della nota saga letteraria dell’investigatore Nero Wolfe.
All’età di sedici anni si unisce all’attivista Carrie Nation del “Movimento per la Temperanza” contrario all’uso di alcolici e insieme danneggiano un emporio a Topeka (Kansas). Dopo un lungo peregrinare tra il Kansas e l’Indiana, trascorso cambiando molti lavori tra i quali assistente di un illusionista itinerante, bambinaia, commessa, addetta nella compagnia telefonica, a diciotto anni si trasferisce a New York dove lavora come operaia in fabbrica, contabile, caporeparto d’azienda, proprietaria di sale da tè nel Greenwich Village e scrittrice di racconti. Frequenta abitualmente con la madre sedute spiritiche.
Nel 1923 si reca in Russia come volontaria presso una missione di quaccheri in soccorso alle popolazioni oppresse dalla carestia. Al ritorno negli Stati Uniti partecipa a un campo estivo organizzato dal movimento socialista.
Nel 1929 sposa Alfred Rossiter, detto Fred, col quale l’anno successivo si trasferisce in una tenuta di circa 22 ettari a Poverty Hollow, sobborgo della città di Redding, nel Connecticut. Qui inizia la sua prima esperienza di orticoltura. Per circa quindici anni adotta pratiche agricole “convenzionali”, ma dalla primavera del 1944 sente la necessità di cambiare rotta e di eliminare i macchinari agricoli e i prodotti chimici.
Il successo dei primi tentativi la convince a proseguire su questa strada. Il “Metodo Stout” prende forma e l’aspetto convenzionale della coltivazione esce dai suoi interessi. Con la diffusione del nuovo metodo Ruth inizia a pubblicare libri, scrivere articoli su varie riviste di settore (principalmente su Organic Gardening and Farming) e tenere conferenze e incontri presso associazioni e garden club.
Muore a Redding il 22 agosto 1980 all’età di novantasei anni. Coerente con il proprio altruismo in vita Ruth Stout dona il suo corpo alla Yale School of Medicine per la scienza e la ricerca. Ora i suoi resti cremati riposano presso l’Evergreen Cemetery di New Haven, nel Connecticut.
Bibliografia
- Stout R. How to have a Green Thumb without an Aching Back: A New Method of Mulch Gardening, New York, Exposition Press, 1955.
- Stout R. Company Coming: Six Decades of Hospitality, Do-It-Yourself and Otherwise. New York, Exposition Press, 1958.
- Stout R. It’s a Woman’s World, Garden City, New York, Doubleday & Co.,Inc., 1960 •Stout R. Gardening Without Work: For the Aging, the Busy & the Indolent, New York, The Devin-Adair Company, 1961
- Stout R. If You Would Be Happy. Garden City, New York, Doubleday & Co.,Inc., 1962.
- Stout R. & Clemence, R. The Ruth Stout No-Work Garden Book: Secrets of the year-round mulch method, Emmaus, PA: Rodale Press, 1973
- Stout R. As We Remember Mother, New York, Exposition Press, 1975
- Stout R. I’ve Always Done It My Way, New York, Exposition Press, 1975
- Stout R. Don’t Forget to Smile: How to Stay Sane and Fit Over Ninety, 1990.
Traduzioni in italiano
- L’Orto Senza Fatica (Gardening Without Work) , a cura di Gian Carlo Cappello, Piacenza, 2021